Monferrato e dintorni
Il nostro Bed&Breakfast si trova sotto il comune di Rosignano Monferrato, comune nel cuore delle colline alessandrine, conosciuto per il Castello di Uviglie e per essere lo sfondo del dipinto “Alba domenicale” realizzato nel 1915 da Angelo Morbelli, pittore che soggiornò per lungo tempo in una casa acquistata in Frazione Colma.
Vi sono varie interpretazioni e ipotesi sull’etimologia della parola “Monferrato”, ma ad oggi nessuna certa. Tra le più plausibili si ricorda quella sostenuta da Aldo di Ricaldone che la farebbe derivare da “Monte” e da “farro”, una varietà di frumento; un’altra secondo la quale deriverebbe dal latino “Mons ferax”, cioè monte fertile e ricco; un’altra ancora farebbe riferimento ai ferri lasciati dai Romani nella loro conquista, da cui “Mons ferratus”. Infine un’interpretazione, che è quella più suggestiva ma inverosimile, deriverebbe da una leggenda secondo la quale Aleramo, volendo ferrare un cavallo e non trovando i materiali adatti, usò un mattone (“mun” in monferrino) e così il cavallo fu ferrato “frà”: da qui il nome Monferrato.
Il Monferrato è una delle più note regioni vinicole italiane nel mondo, soprattutto per quel che riguarda i vini rossi e gli spumanti. Il clima secco di tipo continentale con estati calde tendenti alla siccità e inverni particolarmente freddi e la particolare conformazione idrogeologica dei terreni sono favorevoli alla viticoltura, che peraltro è dominante in tutto il territorio, facendo diventare il vino non solo un elemento di ricchezza economica dell’intera regione ma anche e soprattutto un vero simbolo della cultura e della tradizione Monferrina. La capillare diffusione dei vitigni autoctoni e conseguentemente di una molteplice varietà di vini, ne sono testimoni.
La cucina tipica del Monferrato oltre ai rinomati vini comprende una vasta gamma di cibi che vanno dalle carni, ai pesci, alle verdure, ai formaggi, e piatti tipicamente monferrini, che ormai hanno raggiunto una notorietà non solo nazionale ma anche internazionale. Fra questi ricordiamo, tra i primi piatti, gli agnolotti “al plin” (letteralmente “al pizzicotto”), i “Tajarin” (tagliatelle fini ricche di uova condite con sughi vari), i risotti del casalese, il riso ai funghi e quello al vino rosso, i minestroni di verdure, la polenta col merluzzo fritto o “comodato”. Degna di menzione e soprattutto molto conosciuta è la Bagna càuda. Tra le carni: trippe, zampini (batciuà), ceci con la testina, coda di bue (oggi cucinata col Barbera) e il salame cotto.
Tipici del Monferrato sono anche il vitello tonnato, l’insalata di carne cruda della tipica razza bovina piemontese (tritata fine col coltello e condita con soli olio, sale e limone), le acciughe sotto sale al verde, l’insalata russa di verdure in maionese, i peperoni scottati alla fiamma, i fiori di zucchino ripieni, le numerose torte salate, solo per citarne alcuni. Tra i salumi la Muletta, simbolo della tradizione monferrina, fatto tradizionalmente con la Barbera. La muletta di ogni salumeria è diversa dalle altre, per tradizione; zone di produzione tipica sono Sala Monferrato, Cella Monte, Serralunga di Crea e Ozzano. Da ricordare inoltre il Fritto misto alla piemontese e il bollito di carne, veri e propri marchi di fabbrica di quest’area. Fra i dolci spiccano la panna cotta e il Bonet o Bunet, tipico anche delle Langhe, il cui nome deriva dallo stampo di cucina Benetta di rame stagnato, dentro cui lo si faceva cuocere, facendogli così acquisire la forma di un “berretto”. Si tratta di un antenato del budino, quando ancora non esistevano colla di pesce, addensanti e gelatine varie. È un dolce genuino preparato con cacao, amaretti e marsala, insieme a latte uova e zucchero e cotto a bagno maria per essere successivamente servito freddo. È ora molto diffuso in tutto il Piemonte.
Il Monferrato, assieme ad Alba, è anche conosciuto come zona di produzione del Tartufo bianco e molte sono le fiere al riguardo, una fra tutte la fiera regionale del tartufo a Montechiaro d’Asti.